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COSA SONO?

Acufene (o Tinnitus) è un termine medico che si riferisce a tutti i generi di ronzii nell’orecchio o nella testa. Solo alcuni tipi di tinnitus possono essere uditi dall’esaminatore esterno e cioè gli acufeni oggettivi. Quest’ultimi devono essere distinti dall’acufene soggettivo, che costituisce la maggioranza degli acufeni e che non può essere percepito dall’esaminatore.
L’acufene è un problema che affligge molte persone in tutto il mondo. Secondo alcuni studi, gli acufeni interessano tra il 10% e il 20% della popolazione mondiale (Drukier, 1989; Coles, 1987; McFadden, 1982). Per circa il 5% della popolazione mondiale, l’acufene prolungato dà fastidio in maniera moderata o significante, portando il paziente a cercare aiuto (McFadden, 1982 ). Infine, un adulto su 100 soffre l’acufene come un problema debilitante (Coles, 1987 ).

Per alcune persone l’acufene inizia all’improvviso e può collegarsi ad un evento particolare, come una lesione all’orecchio o alla testa. Altri trovano difficile dire quando sia iniziato: potrebbe essere aumentato in modo graduale o essere avvertito con un’ infezione o in un periodo molto stressante.
Cause dell’acufene oggettivo possono essere: stenosi delle arterie del collo, tumori fortemente vascolarizzati, malformazioni cardiache, contrazione dei muscoli dell’orecchio medio o del palato, tuba d’Eustachio aperta.
Cause dell’acufene soggettivo possono essere: sordità improvvisa, malattia di Menière, trauma acustico, presbiacusia, colpo di frusta o colpo alla testa, tumore benigno de l nervo acustico (neurinoma), farmaci ototossici, cervicale.

Sebbene l’acufene non rappresenti un disordine psicologico, le conseguenze che esso determina rientrano in questa sfera. Tali risultano ad esempio l’apprensione circa le cause del disturbo e la sua prognosi nonché le ripercussioni sullo stile di vita e l’attività lavorativa. L’acufene può anche causare o aggravare tensione, perdita di concentrazione, insonnia e depressione. Spesso questi fattori, uniti ad un’eccessiva attenzione al ronzio, innescano circoli viziosi con relativo aumento dell’acufene, che a sua volta incrementa l’ansia, con il risultato di aggravare ulteriormente il ronzio. Inoltre i problemi psicologici o emotivi preesistenti o concomitanti così come stress esterni possono determinare un incremento dell’acufene e dell’ansia ad esso correlata. Un certo grado di abitudine può anche realizzarsi spontaneamente, tuttavia l’approcio tradizionale di dire ai pazienti che non c’è niente da fare, che l’acufene persisterà e bisognerà imparare a conviverci, può avere effetti devastanti su questo processo.
Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti nella conoscenza degli acufeni. Ovviamente la strada da percorrere non è semplice, ma se ci si rivolge ad un Centro specializzato dell’udito, la strada può essere meno faticosa. È opportuno che il Centro abbia un approccio terapeutico multidisciplinare con il medico Otorinolaringoiatra, l’Audiometrista e l’Audioprotesista, indispensabili per effettuare il giusto inquadramento del paziente. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità di vita che in molti pazienti è davvero compromessa.
Il trattamento è finalizzato ad indurre l’abitudine ed è comunemente chiamato Terapia Riabilitativa per Acufeni, TRT (Tinnitus Retraining Therapy) messa a punto intorno alla metà degli anni ’80 dal Prof. P. Jastreboff. L’obiettivo della TRT è rimuovere la percezione dell’acufene dalla coscienza del paziente. L’abitudine può avvenire solo con stimoli che non hanno forti associazioni negative. Le fasi che inducono l’abitudine sono il “counseling riabilitativo” che consiste in una seduta di apprendimento dei meccanismi neurofisiologici della TRT e la “terapia del suono”, che si effettua con diversi dispositivi sonori che hanno lo scopo di riprogrammare passivamente le reti neuronali delle vie acustiche implicate nell’amplificazione dell’acufene. L’esito finale del trattamento è che l’acufene smette di avere un impatto negativo sulla vita del paziente.

La presenza di un difetto uditivo provoca anche una maggiore difficoltà di sopportazione dell’acufene. L’acufene ricorda costantemente al paziente il loro difetto uditivo e le sue conseguenze e rafforza il timore che il loro udito potrebbe ulteriormente peggiorare.  L’acufene è particolarmente angosciante per coloro che hanno una forte perdita dell’udito, che possono udire solo il tinnitus e non i suoni provenienti dall’esterno.

Sforzarsi per sentire aumente l’amplificazione dei segnali sonori nela parte subcosciente del cervello, e aumenta le possibilità che l’acufene venga colto.

Ecco perchè è molto importante correggere ogni perdita uditiva con un’appropriata protesi acustica.

Noi del centro OTO & MEDICAL , abbiamo ottenuto risultati molto positivi nella protesizzazione acustica in soggetti affetti da acufeni e contemporanea perdita uditiva.